Blog di foto pensieri ed emozioni sul giardino e sulla natura

23 dicembre 2010

Segui le orme…

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Una leggera nevicata copre il giardino come una coperta nell’inverno. Sotto in realtà tutto è  al riparo dai gelidi venti. Ma sopra io avverto freddo.
Mi incammino a fare le prime impronte della giornata tra la neve fresca.
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Fino a che incontro nel mio cammino molte  piste di zampette che hanno esplorato la giornata prima di me.
Inevitabilmente arrivo prima al lago delle mandarine…
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Sbuca Kyra da un sentierino, sempre attiva e vivace,  che con il suo trotto taglia  il giardino in due e poi riscompare tra steli secchi di graminacee e perenni abbattute dalla neve…
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La giornata è bellissima.Il sole non si vedeva così splendente da tempo.
Proseguo oltre attraversando il ponticello  sul lago ghiacciato..
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e mi accorgo che ad un tratto  le impronte si fanno più confuse e marcate… e scopro dove è finita Kyra!
Ecco perchè cè questa neve tutta calpestata e ammucchiata, qui si gioca a palle di neve…..cuccioli che vedono per la prima volta la neve!
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Molto tempo mi trattengo con loro, e poi mi perdo ad osservare altro nel proseguo della camminata…
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Come questo Loropetalum  che accende la neve
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…o questo classico:  bacche di nandina domestica.Chi non ne possiede una pianta?
…Sembra quasi che abbia sciolto la neve per il calore infuocato delle sue bacche a contatto con il sole!

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Incontro altre impronte…siamo ormai nel bosco moroseta. Trovo i pulcinotti  tutti infreddoliti aggregati sotto un carpine che in parte, ancora vestito con le sue foglie secche, ha riparato dalla neve i suoi piedi. Così ad approfittarne le moroseta stanno con le zampette nel cuscino di foglie e si godono il timido tepore del sole invernale.
Pensare che, candidi come sono, sembra siano fatte per mimetizzarsi in ambienti nevosi…quasi galline alpine! Invece sono  originarie del madagascar!
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Nella voliera dei fagiani dorati invece non si pensa proprio al freddo!Qui si ha da pensare alle femmine! Ed è tutta una danza tribale sulla neve.
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Tra animali e piante noto sempre nuovi particolari in questo abito innevato…
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…come le infiorescenze secche di questa Vernonia crinita sui miscantus secchi…

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Ma in dicembre le giornate sono molto corte, un attimo prima c’era il sole alto, ora è già il tramonto…è tempo di ritornare verso casa e caricare la stufa affamata di legna… Non dimenticherò prima di dar da mangiare e acqua calda  a tutti, uccelli selvatici compresi.
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Un altro giorno se ne è andato, già cè la neve e non è ancora il primo dell’inverno, ma sicuramente uno più vicino a primavera!
Il ciclo delle stagioni deve compiersi.
Buonanotte creature infreddolite e addormentate  del giardino. A domani…
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Farfalle in casa

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Come è possibile vedere volare una Inachis Io nel cuore dell’inverno?

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No, non è una farfalla finta, anche se lo sembra.

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Da giorni ho notato la sua presenza in casa con molte coccinelle che cercano ricovero.Eccone una tra le tante sul lampadario in cucina…

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Mi piace pensare che la mia casa sia un arca  per questi insetti utili! A primavera torneranno alla campagna a svolgere i loro importanti compiti.

La Inachis Io assieme ad altre farfalle svernano da adulti. Cercano  un luogo riparato per potersi addormentare nell’inverno. Solo che, riparato va bene, ma non riscaldato!

Così succede che con il calore della stufa a legna ti ritrovi a svolazzare una farfalla mentre ceni come fossi in un prato di fiori in piena estate! Già,con questo caldo crede di essersi risvegliata con la bella stagione!E il lampadario funge  da sole.

Un volo insistente per tutta la cucina fino a che  si è posata nella mia mano, forse per bere dalla traspirazione della pelle.

Ed io, pronto a soddisfare le sue richieste da risveglio, con una  mano impegnata su di lei e con l’altra a servirgli acqua e zucchero….e fotografare (acrobazie da circo!)

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Eccola srotolare la spirotromba e succhiare ….

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…fino ad andarci direttamente dentro!

 

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Praticamente poi ho inzuppato il dito nella soluzione zuccherina e la farfalla si è messa a “mangiare dalle mani”.

Interessante in questa foto come si vede la spirotromba arrotolata una volta giunta a sazietà.

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Ed infine ecco, a cena consumata, volare sulla lumaca sopra la cappa della stufa, al caldo, a coricarsi.

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Ora il problema è dirgli che non è primavera!Dovrà dormire fino a marzo…per compiere il suo ciclo fino in fondo!

Domani la porterò in un ambiente più freddo.

10 dicembre 2010

Una gelida mattina di dicembre.

 

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Nel giardino un bianco velo di brina  si cala sopra ogni cosa e avvolge tra la nebbia  sagome indistinte e nuove fioriture di ghiaccio che  rinnovano vecchi fiori ormai secchi, figli di una gloriosa estate dimenticata.

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Spighe, capolini, foglie, tronchi,rami, frutti e fiori… tutto viene congelato così come si trova, come quasi dovesse conservare  petali intatti fino a primavera. 

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Spighe di salvia hybrida chine al ghiaccio dell’inverno,  arrese a tanta severità.

E’ come se in questa gelida mattina una triste e vibrante melodia di un violino riempisse l’aria del giardino con una sonata che sa di una trionfante fine…

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…si,una gloriosa fine: perchè in realtà sta tutto qui il fascino decadente dell’autunno, quando  la forza della vita nelle piante da ancora in un ultimo testardo e spettacolare sforzo, tra foglie e frutti che si tingono di intensi colori, un’ ennesima fioritura, insinuandosi coraggiose   nell’inverno quasi a sfidarlo!

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Eppure alcune di queste piante sembrano godere come di una vita dopo la  morte. Il freddo e l’oscurità delle lunghe notti avvolgono i loro steli  seccandoli. Ma brina e ghiaccio osano  riaccendere nuove fioriture. E’ il caso di questa Verbena Bonariensis i cui fiori sembrano sbocciare nell’inverno in bianco…IMG_3362

…e graminacee tramano con il ghiaccio…

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…e gaure infreddolite  fioriscono ancora….

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…e bacche raggelano fino a primavera!

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Cento foto ho scattato in un quarto d’ora.Tanti soggetti e tante nuove atmosfere.Eppure il giardino è sempre lo stesso.E’ come avere un piccolo  quadro mutevole da scrutare e riscrutare, perchè in ogni dettaglio e in ogni giorno di una luce diversa scopri nuove sorprese, nuove sfumature, nuovi giochi, nuovi fraseggi di fiori, appena sbocciati o secchi che siano.

E’ la magia della natura.

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